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Cristina Righi
Le buone maniere prevedono che ci si presenti, così sono qui a mettere nero su bianco qualche riga per cercare di farlo al meglio. Ho pensato molto a quali parole usare, perché conosco bene il loro valore: sono pensieri, sentimenti, desideri, dolori e gioie, fatiche e successi.
Mi chiamo Cristina, sono nata, cresciuta e vivo tutt’ora a poche centinaia di metri dal mare, ma ogni occasione è quella giusta per salire dritta dritta verso le montagne. Tra la battigia e le cime alpine, sin dai tempi in cui il pallone si incastrava sotto la 127 dello zio, ho imparato che esiste un mondo che non finisce mai di incuriosirmi, a regalare grandi e piccole sorprese, tesori che meritano di essere, scoperti, conosciuti e raccontati.
Vi chiederete? “Questa abita al mare e non ci va?” Certo che ci vado, in inverno quando il mare è libero di essere sé stesso e sulla spiaggia svuotata da ogni orpello, posso far danzare i miei aquiloni, alla musica del vento e delle onde.
Una persona un giorno mi ha detto “Se vuoi capire e scoprire un luogo, assaggiane il pane”. Un consiglio che è diventato desiderio di scoperta. La gioia della conoscenza si è trasformata nel lavoro che mi ha permesso di toccare, vedere, assaggiare, raccontare ma anche incontrare e far incontrare persone, tradizioni, arti, culture, storie e territori.
L’oggetto che più mi affascina sin da piccola è il “caleidoscopio”: magico nella sua semplicità. Un po’ come i tasselli di vetro colorato, che assumono forme sempre diverse senza cambiare mai, mi lascio rapire da un quadro ad un vernissage d’arte contemporanea, e con la stessa emozione affondare la forchetta in una fetta di formaggio erborinato. Calzo con egual disinvoltura un tacco dodici per una soirèe all’opera, una scarpa da ginnastica per un allegro pomeriggio a qualche sagra paesana, o un mocassino con i lacci per un meeting di lavoro.
Oggi
Amo fare le cose come si deve, e sono certa che i risultati si raggiungano solo con il lavoro di squadra. Non ho paura della fatica (nobilita l’uomo e a volte santifica la donna ndr) e le soluzioni più originali ed efficaci si trovano mantenendo la calma e cercando l’angolazione giusta, da cui tutto diventa più chiaro.
Colore
Quello del cielo la mattina
Social
Fa demodè se dico la piazza?
Film
Quelli che non andresti mai a vedere al cinema.